Il 2023 sarà probabilmente un punto di svolta positiva per il mercato del lavoro italiano. Nel solo mese di gennaio sono previste 504mila nuove assunzioni, il 14% in più rispetto al 2019 (pre-Covid). Ma quali sono i settori che registrano maggiore domanda di personale qualificato nel 2023? E quali sono le figure professionali più richieste? Scopriamo insieme le previsioni relative al mercato del lavoro per i diversi settori aziendali.

In quali settori si prevedono maggiori assunzioni nel 2023?

Secondo le previsioni di Unioncamere e ANPAL, la domanda di lavoro si colloca sopra i livelli pre-Covid: nel solo mese di gennaio 2023 sono previste 504mila nuove assunzioni, 46mila inserimenti in più rispetto a gennaio 2022 e, addirittura 62mila in più rispetto al 2019.

Il settore che registra una maggiore richiesta è il Manifatturiero  (+19mila assunzioni rispetto al 2022), seguito da quello Turistico (+10mila risorse), dal settore relativo ai Servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7mila) e dei Servizi alle imprese (+7mila).

Nel mese di gennaio il settore dell’Industria avrà bisogno di 174mila nuovi lavoratori, seguito da quello delle Costruzioni che hanno in programma 51mila nuovi inserimenti, dal settore della Meccatronica con 34mila entrate e dalle imprese metallurgiche e dei prodotti in metallo che prevedono di assumere 27mila lavoratori.

Per quanto riguarda il settore dei Servizi, le assunzioni a gennaio 2023 riguarderanno i profili da inserire nei Servizi alle persone (64mila lavoratori ricercati), nel Commercio (60mila) e nel Turismo (58mila).

In relazione alla divisione geografica, a guidare la domanda di lavoro sarà il Nord Italia. In particolare, l’area del Nord-ovest prevede l’assunzione di 123mila lavoratori e il Nord-est 123mila. A seguire il Sud Italia che assumerà oltre 109mila e le regioni del Centro con circa 101mila nuovi inserimenti.

Quali sono le figure più ricercate dalle imprese?

Tra i profili più ricercati, secondo i dati di Unioncamere e ANPAL, vi sono:

  • dirigenti;
  • professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione;
  • professioni tecniche;
  • professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi;
  • operai specializzati;
  • conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili.

Inoltre, sono sempre più ricercati i profili giovani Under 30. Infatti, a gennaio sono previste 153mila assunzioni per i giovani sotto i 30 anni. Di questi, nel 20% dei casi la ricerca del personale è rivolta ai laureati (96mila) e il 30% delle assunzioni vedrà coinvolti i diplomati (150mila). 

Tuttavia, nonostante l’alto numero di opportunità di lavoro presente sul mercato, le imprese italiane continuano a segnalare un importante mismatch tra il fabbisogno aziendale e le competenze dei candidati che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6% nel 2023. La carenza di personale è la motivazione maggiormente indicata dai datori di lavoro, seguita dalla inadeguata preparazione dei lavoratori. Infatti, la stima media del tempo impiegato per la ricerca e selezione del personale qualificato indicata dalle imprese supera i 4 mesi.

Con quali contratti si prevedono le assunzioni 2023

Secondo l’analisi di Unioncamere e ANPAL, per le assunzioni a gennaio 2023 la forma di contratto maggiormente proposta è a tempo determinato, pari al 41,3% dei casi. Dato che non sorprende vista la proposta del nuovo Governo di modificare le norme del Decreto Dignità permettendo alle imprese di assumere lavoratori a tempo determinato con più facilità. La preferenza dei datori di lavoro per il contratto a tempo determinato è seguita dai contratti:

  • a tempo indeterminato (24,3%);
  • di somministrazione (14,7%);
  • contratti non alle dipendenze (8.8%);
  • di apprendistato (5%);
  • contratti di collaborazione (3,7%);
  • altri tipi di contratti alle dipendenze (2,1%).

I dati riportati sul Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, rappresentano un segnale positivo per il mercato del lavoro e dovrebbero essere fonte di incoraggiamento per le imprese italiane, nonostante le criticità legate al reperimento dei profili ricercati e al forte mismatch domanda e offerta di lavoro. In questo scenario Samsic HR Italia vuole essere di supporto alle imprese offrendo il servizio di ricerca e selezione di risorse umane, somministrazione del personale e formazione personalizzata sulla base delle specifiche esigenze delle imprese. 

 

Contattaci per maggiori informazioni