Raccogliere i dati sull’azienda, sul personale e sulla gestione delle Risorse Umane può aiutare le organizzazioni a raggiungere più rapidamente i propri obiettivi, migliorando performance, retention e turnover. Affrontiamo il tema delle HR Analytics e vediamo come impostare una strategia efficace. 

L’approccio data-driven è ormai diffuso e consolidato tra le organizzazioni, che sempre più spesso scelgono di affidarsi ai dati per conoscere meglio clienti e mercato e prendere decisioni più consapevoli. Il mondo delle Risorse Umane, tradizionalmente legato alla persona e ai suoi bisogni, è stato sempre più restio ad adottare questo mindset, ma risulta ormai evidente che anche l’HR Analytics sia una disciplina sempre più significativa per le aziende. 

L’espressione “HR Analytics” definisce tutte le operazioni di  raccolta, analisi e organizzazione dei dati provenienti dalle risorse umane, con l’intento di comprendere meglio le dinamiche e i processi aziendali, individuare dove risiedono le criticità e permettere all’azienda di allineare le azioni agli obiettivi prefissati attuando una visione strategica. 

L’analisi dei dati nella gestione delle risorse umane consente infatti di prendere decisioni efficaci, più consapevoli, basate sulla realtà e non su supposizioni o esperienza aneddotica. Gli ambiti di applicazione possono essere vari: dal miglioramento delle performance aziendali, alla riduzione del tasso di ricambio, dall’aumento della retention alla valutazione dell’engagement e del clima aziendali. 

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HR Analytics: 4 step per implementare una strategia efficace

  • Raccolta

Può sembrare banale ma il primo step è ovviamente la raccolta di dati che siano pertinenti rispetto alla tematica o al processo che si vuole esplorare. In questa fase risulta essenziale strutturare un sistema di reportistica facile da compilare e chiaro da consultare. 

  • Monitoraggio e misurazione

Durante il processo di raccolta (e poi – ovviamente – una volta che quest’ultimo si è concluso) è necessario compiere un’operazione di osservazione, misurazione e contestualizzazione dei dati, magari attraverso un confronto con altre metriche (quelle dello stesso periodo di tempo, ma nell’anno precedente per esempio). Questa fase consente di elaborare una serie di considerazioni preliminari che saranno utili come punto di partenza per lo step successivo. 

  • Analisi

Questo è senza dubbio il momento più delicato, in cui è necessario trarre le conclusioni finali e astrarre i dati in modo da individuare tendenze o problematiche che stanno avendo un impatto sulla crescita aziendale, rallentandola. Si può mettere in atto sia un’analisi descrittiva, in cui si cerca di delineare del dettaglio la situazione, per comprenderla a pieno, sia un tipo di analisi predittiva, individuando rischi e/o opportunità da sfruttare in futuro. 

  • Azione

L’ultimo step consiste nel dare concretezza alle considerazioni elaborate fino a quel momento, delineando degli interventi pratici che possano effettivamente sanare le criticità individuate in precedenza, in un processo di continuo miglioramento

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