Il nostro percorso di approfondimento del Lean Management ci ha permesso di introdurre il concetto di Lean Culture e di verificare, attraverso dei case history, i cambiamenti concreti ed effettivi che può portare l’adozione di questa disciplina all’interno della propria organizzazione. Addentriamoci nel tema: quali sono i pilastri della Metodologia Lean? Quali i concetti chiave da assorbire per rendere rapidi e incisivi i miglioramenti in azienda?

Conoscere le basi teoriche e concettuali sulle quali si fonda la Lean Culture è uno step non affatto trascurabile nel processo di avvicinamento a questa disciplina. Al fine di realizzare un cambiamento radicale e duraturo, infatti, è necessario che il management e l’organizzazione nella sua interezza abbiano assorbito le logiche più profonde sottese alla metodologia. Non a caso, infatti, si parla di “Cultura Lean”

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pilastri della metodologia lean

I pilastri della Metodologia Lean

Miglioramento Continuo

Quando ci si approccia alla Lean per la prima volta, questo è senza dubbio uno dei concetti che è essenziale tenere a mente: ogni sforzo è volto al miglioramento della propria professionalità, dell’efficienza del team e della qualità del servizio. In ultima istanza, dunque, all’aumento della soddisfazione del cliente.

I miglioramenti vengono promossi in maniera costante ma graduale e incrementale, in modo che nessuno si senta mai forzato o senta di “subire” il cambiamento. Cambiamento dopo cambiamento, evoluzione dopo evoluzione, si diffonde all’interno dell’azienda un clima favorevole alla sperimentazione e la convinzione profonda che esista sempre “un modo migliore per fare le cose”. I risultati di questa mentalità sono tangibili. 

Rispetto per le Persone

Il vero fondamento della Lean sono loro: le Persone. Questa disciplina, mira infatti a garantire innanzitutto un equilibrio e una stabilità personali, ancora prima che professionali, ponendo al primo posto la soddisfazione del singolo lavoratore. Solo consolidata questa premessa è possibile lavorare sulle attività di delega e sulla responsabilizzazione del singolo. Nessun disinteresse: si tratta di un processo che mira a rendere il lavoratore sempre più autonomo e consapevole dei propri compiti professionali, al fine di costruire un clima di collaborazione e fiducia diffuse e pervasive.