Il processo di certificazione per le skill in ambito non formale e informale può essere attivato esclusivamente da enti accreditati, come Samsic HR Italia. Ecco le cinque fasi da seguire
Le competenze sono la parola chiave del futuro del lavoro. Ma lo sviluppo di competenze professionali deve essere accompagnato da sistemi che ne valorizzino il riconoscimento e la certificazione. Un passaggio necessario per poterle spendere nel mercato del lavoro. Questo servizio è offerto da Samsic HR Italia che, in qualità di operatore accreditato, svolge l’attività prevista dal processo di certificazione.

Come fare quindi per certificare le proprie competenze?

Anzitutto, bisogna partire dalle definizioni. Il decreto legislativo numero 13 del 2013 ha distinto tra:

«apprendimento permanente», ovvero qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale;

«apprendimento formale», che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta;

«apprendimento non formale», caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese;

«apprendimento informale», che (anche a prescindere da una scelta intenzionale) si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero;

«competenza», ovvero la comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale;

Il processo di certificazione delle competenze in ambito non formale e informale può essere attivato esclusivamente da enti accreditati per i servizi al lavoro, come Samsic HR Italia.

Il percorso si articola in cinque fasi. Per prima cosa, bisogna presentare la domanda a un ente accreditato per i servizi al lavoro. L’ente valuta la domanda e la coerenza con la competenza da certificare, costruendo il cosiddetto “portfolio delle evidenze”, ovvero le prove che dimostrano l’effettivo possesso delle competenze. Si fa quindi una valutazione della documentazione e una verifica, eventualmente anche con specifiche prove, alla presenza di un assessor nominato dall’ente. L’ultimo step è il rilascio della certificazione.

In questo modo si ottiene un attestato di competenza regionale con elencate le competenze acquisite e verificate durante il processo. Questo attestato non abilita lo svolgimento di alcuna attività professionale, ma ha lo scopo di rendere trasparente quello che il cittadino sa e sa fare. Ed è uno strumento utilissimo per l’inserimento nel mercato del lavoro, la ricollocazione lavorativa o per la ripresa degli studi in un percorso di formazione professionale. Basta rivolgersi a Samsic HR Italia per avviare la procedura.

Articolo originariamente pubblicato su Linkiesta.