Il significato dell’espressione “servant leadership” è stato istituzionalizzato nel 1970, nel celebre libro “The Servant As Leader” del ricercatore Robert K. Greenleaf. All’interno di questo nuovo paradigma manageriale Greenleaf è stato in grado di condensare e far convivere il duplice ruolo di guida e di servitore, congiungendoli in un’unica figura: quella del leader.

Nel corso dei decenni successivi alla sua introduzione negli anni ‘70, la teoria è stata a più riprese discussa, approfondita e arricchita di spunti pratici. In epoca contemporanea, il paradigma si sta ormai diffondendo e consolidando, anche grazie al sostengo di discipline come l’Agile o lo Scrum. 

A differenza della leadership tradizionale, che ricopre una funzione di direzione, controllo e motivazione del team di lavoro allo scopo di rispondere in maniera efficace alle necessità dell’azienda, la servant leadership pone in primo piano la soddisfazione dei bisogni dei lavoratori. In quest’ottica, il raggiungimento degli obiettivi di business è la diretta conseguenza di un clima di lavoro motivato, stimolante, proattivo, teso alla miglioramento continuo. 

servant leadership

 

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Il vero significato della servant leadership

Gli sforzi del servant leader sono volti, in primo luogo, a creare delle situazioni di crescita personale e professionale dei collaboratori. Egli si assicura dunque che i membri del suo team stiano acquisendo più autonomia nello svolgimento dei loro compiti, accumulando esperienze di valore, consolidando la propria capacità di problem-solving e di fronteggiare le situazioni critiche. 

Alla logica di guida, caratteristica del paradigma tradizionale, il servant leader affianca quelle di servizio, supporto e facilitazione in modo da favorire l’autonomia dei propri collaboratori e responsabilizzarli nello svolgimento dei propri compiti. 

Il processo di “leading by serving” è senza dubbio una sfida impegnativa per un leader, che prima di mettersi in gioco affiancando il proprio team in un percorso di crescita e autonomia, deve indubbiamente acquisire una forte fiducia nelle proprie capacità, così da non percepire mai che la propria autorità venga messa in discussione dal cambio di focus, posto non più su se stesso, bensì sugli altri. 

Servant leader: quale ambiente ne favorisce la crescita?

Questo complesso paradigma troverà maggiore possibilità di fiorire in ambienti in cui:

  • il feedback viene considerato un prezioso strumento di confronto e crescita, finalizzato al miglioramento continuo
  • l’organizzazione e la pianificazione degli obiettivi, anche quelli a medio-lungo termine, vengono condivise con tutto il team, che diventa quindi co-responsabile del loro raggiungimento 
  • i 10 valori della servant leadership (Ascolto, Empatia, Cura, Consapevolezza, Persuasione, Concettualizzazione, Lungimiranza Amministrazione, Impegno per la crescita delle persone, Costruire comunità), elaborati dallo studioso Larry Spears, vengono valorizzati e messi in pratica quotidianamente 

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